A volte per vedere (e non solo guardare) il mondo devi staccarti. Staccarti dalle abitudini e dai luoghi.
Per vedere con occhi diversi, devi andare. Salire su di un tram oppure in sella al vento.
A volte per vedere il cielo devi cadere e girarti sottosopra. Questo ti aiuta a capire gli altri punti di vista.
Qualcuno ti deve portare via e farti girare e girare e girare perché tu possa vedere le cose, i colori, sentire i rumori e le voci. Perché questo è il mondo.
Questo e molto altro, racconta Una foglia scritto da Silvia Vecchini e illustrato da Daniela Iride Murgia edito da Edizioni Corsare (http://www.edizionicorsare.it/i)
Mi piace questo libro per la forza narrativa delle parole e delle immagini.
Una piccola storia di una foglia che racconta cose grandi come l’importanza di lasciar vagare lo sguardo e di affidarsi al vento, ai raggi di una bicicletta o alle mani di un bambino per vedere il mondo da angolazioni diverse.
La poesia leggera e concreta di Silvia si fonde e si amalgama con le illustrazioni di Daniela realistiche e al contempo extra-ordinarie, dando vita ad un viaggio di suoni, conoscenza, gioco, abbracci.
La vita, in fin dei conti.
Se volete conoscere Daniela Iride Murgia: http://www.danielairidemurgia.com/2017/01/1515/
Se volete conoscere Silvia Vecchini: http://laparolamagica.blogspot.it/
Per chi volesse, dopo aver letto Una Foglia, averlo annusato, esplorato e dopo essersi perso nei colori delle case e delle giacche dei bambini, imparare a perdersi, consiglio: Keri Smith- The wander society, la rivoluzione creativa della vita quotidiana, Corraini edizioni