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Buon compleanno signor Filkins!

Il signor Filkins è un bizzarro vecchietto che decide di mettersi in viaggio per raggiungere la nipote Miranda e la sua famiglia. È il suo novantesimo compleanno e l’omarello vuole passarlo con i suoi cari.

Questa in buona sostanza la trama di Il signor Filkins di Quentin Blake tradotto da Luigi Berio, editato da Camelozampa.

Ma Blake è Blake e le sue narrazioni sono sempre piene, esilaranti e multiformi. Niente è solo ciò che sembra.

Il signor Filkins deve attraversare il deserto. Protetto da un ombrello l’uomo cammina sotto il sole chiedendosi chi incontrerà, infatti

<<…Sapeva che il deserto pullulava di creature poco piacevoli>>.

Il vecchietto dovrà ricorrere a tutta la sua ingegnosità e anche alla sua agilità per sfuggire a vari mostri dalle tante zampe e dai nomi bizzarri. D’altro canto chi non si nasconderebbe dal terribile Snervio a due teste? Io sicuramente sì!

A volte, però, anche i mostri hanno bisogno di aiuto e il signor Filkins lo sa. Così quando incontra sulla sua strada <<il terrificante Zagoberto>> sofferente per la sete il vecchietto non ci pensa due volte e divide la poca acqua rimastagli. Lo Zagoberto saprà essergli riconoscente e il vecchietto arriverà presto dai suoi famigliari e potrà festeggiare il suo novantesimo compleanno.

Una bella storia buffa, sgangherata e tenera nella quale Quentin Blake racconta un po’se stesso ( ha compiuto novanta anni lo scorso 16 dicembre) e si diverte a immaginarsi oltre che tra i suoi cari, anche tra i mostri strani, bizzarri e fantasiosi come lo è lui e lo sono le sue illustrazioni.

Ritroviamo in Il signor Filkins nel deserto il tratto peculiare di Blake, l’ironia gentile e sagace, l’amore per le persone e il senso dell’avventura.

Le sue illustrazioni che sembrano schizzi fatti quasi casualmente e velocemente, e ancor più velocemente colorati, in realtà e come è noto, sono frutto di un accurato lavoro.

Ciò che amo di Blake è il suo sguardo sull’Uomo. L’Umanità di Blake è allegra accogliente, multiforme e avventurosa. Così come i suoi mostri. Assolutamente mostruosi e pericolosi ma buffi e capaci di riconoscenza. 

Bell’albo da leggere ad alta voce per ridere dei mostri e parlare d’amicizia, famiglia, viaggi e voglia d’avventura.

Quentin Blake Il signor Filkins nel deserto, traduzione di Luigi Berio, Camelozampa, 2022

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