Torna in libreria, grazie a Interlinea, con la nuova traduzione di Marina Vaggi e col titolo di “Rapimento in biblioteca”, quell’incredibile e spassoso racconto di Margaret Mahy illustrato da Quentin Blake che fu pubblicato in patria nel 1979 e in Italia nel 1985.
L’unione tra questi due incredibili e geniali artisti non poteva che produrre un libro spassoso, spumeggiante a dal ritmo travolgente.

Serena Luburnum fa la bibliotecaria; certamente non immaginava che sarebbe stata rapita, lei che non ha nessuno al mondo e non è ricca.
I malviventi hanno pensato di rapirla dal momento che senza di lei la biblioteca non funziona; il comune sborserà bei soldi per riaverla indietro! E mentre il Consiglio Comunale si dilunga in discussioni e decide di aspettare che la Commissione Cultura si riunisca per deliberare (ogni mondo è Paese!), i malviventi si prendono la varicella (perché e come lo leggerete nella storia!). Il rapimento rischia di fallire. Serena la bibliotecaria ha un’idea: andare in biblioteca e prendere un libro che indichi che cosa fare. I malviventi accettano di interrompere il rapimento e lasciare che Serena vada a prendere il libro. Dopo aver seguito i consigli del Dizionario dei più efficaci rimedi casalinghi, i malviventi si mettono a letto e al buio con Serena che legge loro una storia.

Quest’evento dà l’avvio a tutta una serie di avventure che ruotano intorno alla biblioteca, il suo funzionamento e il potere delle storie e dei libri, raccontate con la comicità sgangherata di Margaret Mahy.
Mahy ha avuto, nei suoi romanzi per ragazzi, quella capacità di raccontare ai limiti dell’inverosimile. Nei suoi libri l’assurdo si mischia con il realistico e il plausibile; se ne La battaglia delle chewing-gum (Mondadori, 1990; Fuori Catalogo), l’autrice trasforma la realtà quotidiana in una infinita serie di fatti paradossali e in Quattro pirati e mezzo (Mondadori, 1990; Fuori Catalogo) si inventa un giallo comico pieno di assurdità, in Rapimento in biblioteca nella normale e regolare vita di una biblioteca e di una bibliotecaria, irrompe lo sconquassato e sconquassante mondo del bandito Salvatore e dei Scagnozzi. Le due realtà si contaminano e il risultato è esilarante.

A questo punto diventa logico che tra i libri, Serena Laburnum, collochi il capo dei manigoldi e che il poliziotto non lo possa arrestare perché ha dimenticato la tessere della biblioteca a casa e così tra poliziotti zelanti, un terremoto che fa cadere tutti gli scaffali, un salvataggio eroico e dei malviventi ormai innamorati dei libri, il finale è scoppiettante.
Un inno al potere delle storie per la loro capacità divertire e di creare ponti anche i più inaspettati. Ironia e gioco, come spesso nella scrittrice Neozelandese.

Margaret Mahy è stata a lungo una bibliotecaria per bambini presso le biblioteche di Christchurch City in Nuova Zelanda è quindi la persona più adatta a raccontare il mondo delle biblioteche per ragazzi che si muove tra regole, tessere, prestiti, storie, incredibili narrazioni e letture fantastiche.
Margaret Mahy, Rapimento in biblioteca, illustrazioni di Quentin Blake, traduzione di Marina Vaggi, Le Rane Interlinea, 2021