C’è la morte, l’amore per il proprio cane, il rapporto con i genitori, il rapporto con gli adulti (eh, no non è la stessa cosa), l’amicizia con i pari, la paura, l’indipendenza , l’essere responsabili e molto altro in Il mistero del cucciolo scomparso di Petra Soukupová, illustrato da Tereza Ščerbová, tradotto daLetizia Kostner e editato da Beisler Editore nella Collana Il serpente a sonagli.
In un borgo non lontano da Praga dove tutti si conoscono e ci sono meno di dieci bambini, vive Martina. Nove anni circa, testarda, volitiva e curiosa, Martina ha un rapporto conflittuale con i genitori; la madre presa dalle due gemelle piccole, la considera grande e non dà peso alle sue richieste (di qualsiasi tipo, d’affetto e materiali), il padre è severo e deciso nella sua scelta di vita semplice senza inutilità (niente Tv, niente computer, niente telefono).

Martina ha diversi amici. Ama stare con i maschi, non perché li consideri migliori,ma semplicemente perché <<…non capisco di cosa potrei parlare con le femmine>>; non capisce perché le femmine si mettano a piangere quando qualcuno le tratta male, dato che a lei viene solo voglia di fare a botte.
Martina vuole un cane. Lo vuole sopra ogni altra cosa. Non accetta dinieghi né le banali scuse degli adulti. E un giorno il cane arriva. Lo chiama Fiocco di Neve, perché è bianco. Ma un cane è un essere vivente e non è detto che risponda a ciò che ci aspettiamo. Fiocco è un cane impegnativo. Ha paura di molte cose, è aggressivo (morde le galline, un gatto, un bambino ), è sordo e scappa continuamente. A Martina non importa, si impegna tantissimo per il suo cane e paga con i suoi risparmi i danni che fa. Un giorno Fiocco viene trovato morto. Martina è convinta che sia stato ucciso. Addolorata e arrabbiata, decide di indagare.

Fa una lista di sospetti e una mappa del luogo. Si procura un taccuino e inizia a indagare, seguita dai suoi amici di sempre, Franta e Bohous ai quali si aggiunge Viktor, un ragazzino nuovo, arrivato da poco in paese e che vive con la nonna.
I tre + 1 amici pedinano, origliano e perquisiscono case, finendo più volte nei guai. Scoprono segreti e stranezze dei loro vicini, ma nessun indizio di chi abbia ucciso Fiocco.
E se fosse vero che è stato investito? Il padre di Martina glielo ha detto più volte, il cane era sordo magari non ha sentito l’auto arrivare!
Martina non ci crede e continua testarda. Litiga con gli amici, mente ai genitori, si intrufola nelle case altrui, fino a scoprire la verità che non è mai come uno se l’era aspettata.
Libro straordinario, duro, Il mistero del cucciolo scomparso è scritto con uno stile asciutto e diretto e in prima persona. Questo ci permette di entrare ancora di più nel animo della protagonista , nelle sue riflessioni, nelle sue rabbie e nella sia visone del mondo.
Soukupová propone delle bellissime e intense figure di ragazzi, descritte nel loro essere persone complesse e affatto scontate; belle anche le figure degli adulti, narrate come distanti e poco partecipi al mondo dei ragazzi, tranne per i momenti di cura (e delle sgridate). Come dovrebbe essere.

Il mistero del cucciolo scomparso è anche un bellissimo romanzo d’amicizia dove però questo sentimento non è affatto scontato, tanto meno melenso, ma è fatto di discussioni, litigate e malumori ed è sì un giallo/noir, ma anche come tutti i bei libri di questo genere un grandissimo affresco di personaggi, sentimenti e relazioni.
Le illustrazioni di Tereza Ščerbová sono straordinarie. Intense e centratissime. Le figure, giocate intorno alle sfumature del bianco e del blu con piccole macchie di giallo, raccontano intensamente le parole di Petra Soukupová.


Petra Soukupová, Il mistero del cucciolo scomparso, illustrazioni di Tereza Ščerbová, traduzione di Letizia Kostner, Beisler Editore 2022