Ho imparato il vento da mio padre, appassionato velista, che aveva fatto il servizio militare nel servizio meteorologico dell’ Aeronautica. Conosceva i venti e le nubi.
Leggere Buon Vento di Olga Fadeeva, tradotto da Tatiana Pepe e editato da Caissa Italia, mi ha riportato in mente le chiacchierate con mio padre, le maestralate all’isola di Ventotene che facevano ballare le barche nel porto e i venti della Corsica.
Amo il vento per mille motivi e trovare un libro che ne parla accuratamente dal punto di vista scientifico e poetico, mi appassiona.
Ci sono tanti libri sugli alberi, su ogni sorta di animali, sui Pianeti, ma sul vento pochi eppure è così importante per la vita sulla Terra e per gli Uomini.
Il libro scritto e illustrato da Olga Fadeeva, artistarussa laureata presso l’Accademia delle Arti di San Pietroburgo, ha un doppio registro. Uno, quello affidato alla narrazione della parola, scientifico e tecnico e l’altro, quello affidato alla narrazione delle figure, più lirico e poetico. I due registri, tuttavia, si intrecciano si supportano e si nutrono l’un l’altro. Il fascino delle prime imbarcazioni con le vele quadrate, sarebbe sicuramente inferiore senza le illustrazioni che ci fanno comprendere come la navigazione sia una tecnica acquisita nel tempo e frutto di studi e sperimentazione. La magia del volo che l’illustrazione rende magnificamente. Lo Spazio.
A farci da guida in questa seconda narrazione, una bambina e suo nonno, che ci scortano lungo i venti, il rapporto dell’Umanità con questi fenomeni. Attraversiamo Oceani, boschi e città, la bambina ci mostra vecchi velieri, il nonno indica le pale a vento e i vecchi mulini, ci rivelano i nomi che i Popoli hanno dato al dio del vento e il suono che questo fa tra i giunchi.
Le illustrazioni sono evocative e scientifiche, perché il vento come molti dei fenomeni naturali, avrà sempre per gli Umani anche una dimensione poetico-spirituale; non a caso è rappresentato nelle arti pittoriche e scultoree, nel cinema, nella poesia e nella narrativa.
Olga Fadeeva, in un’intervista ha dichiarato che <<…probabilmente la parte più difficile (è stata quella di)…trovare il posto giusto per ogni definizione; presentare gli argomenti del libro non sovraccarichi di informazioni, ma in modo che potessero esprimere i concetti più importanti; trovare la collocazione migliore per ogni blocco di testo all’interno delle illustrazioni; collegare un discorso all’altro. È stato molto difficile, ma anche incredibilmente interessante>>. Concordo e credo che ci sia riuscita magistralmente.
Meticoloso è stato il lavoro di traduzione che ha fatto Tatiana Pepe, redattrice e traduttrice di Caissa Italia, per restituire ai lettori la precisione dei termini. Così ha raccontato: <<….io ad esempio non sapevo cosa fosse una barcana. E così mentre traducevo ho studiato e ho imparato un sacco di cose!>>
La revisione scientifica finale è stata affidata al Magg. Marco Piersanti del servizio meteorologico dell’Aeronautica Militare.
Un libro bello, poetico e scientifico per conoscere la Terra e l’Umanità attraverso il vento.
Buon vento! Fa parte della Collana di divulgazione Filopiume che, come ho già detto, è da tenere d’occhio.
Olga Fadeeva, Buon vento!, traduzione di Tatiana Pepe, Caissa Italia, 2022