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Il circo di Hugo

Già conosciamo Hugo il coccodrillo dal precedente libro, editato in Italia da Il Barbagianni editore: Hugo, cattivo, sanguinario e pericolosissimo (https://ilbarbagiannieditore.it/prodotto/hugo-cattivo-sanguinario-e-pericolosissimo/ )

Come nel precedente, anche in Hugo che circo, uscito in Italia lo scorso 13 maggio, Mia Nilsson narra attraverso il sapiente connubio di immagini e parole.

La frase si spezzetta in mezzo all’immagine arricchendo la capacità narrativa di entrambe e consentendo un gioco di rimandi di significato. L’ironia e la capacità di raccontare di Mia Nilsson, che possiamo osservare nei suoi lavori (https://www.mianilsson.com/), fanno di quest’albo, come del precedente, un’opera divertente e piena di significato.

Hugo, che ormai si è stabilito <<da qualche parte a nord…>> si annoia. Sfogliando l’album delle fotografie di quando era una stella del circo, gli viene un’idea: organizzare uno spettacolo circense con gli altri animali del bosco! Si mette all’opera, raduna gli animali, espone l’idea, vengono affidati i ruoli. Timidamente un’orsetta chiede se può danzare sulla fune. Niente da fare! Sarà Hugo a danzare sulla fune. Lei se vuole può fare la direttrice del circo. Orsetta accetta, poco convinta. Iniziano gli allenamenti e le prove, si preparano i costumi e le leccornie che non possono mancare. Una sera Hugo torna a casa molto tardi e nel bosco vede qualcosa che lo fa riflettere. Arriva il gran giorno. Tutto è pronto. Tutti sono pronti. Manca Hugo! Arriverà? Sarà in grado di fare il suo numero? E se così non fosse? Hugo ha pensato a un piccolo stratagemma per recuperare a un errore fatto. Nessuno se ne accorgerà e tutto andrà per il meglio.

Una storia divertente e tenera che racconta l’amicizia e la capacità di accogliere facendosi indietro. E lo racconta con l’incredibile abilità di narrare le piccole cose con le immagini. Un albo veramente bello da leggere e guardare con molta attenzione.

Mi piacciono molto le immagine narrative di Mia Nilsson. Mi piace la sua capacità di giocare con i colori e creare sfondi assolutamente credibili e contemporaneamente assolutamente finti, come gli alberi che sembrano lavorati a maglia o il cielo a righe tipo carta da parati; mi piacciono le incursioni fumettistiche che raccontano e divertono. Mi piace l’attenzione ai particolari narrativi.

Ripeto, un bell’albo. Per divertirsi. Per leggere di amicizia e capacità di accogliere. Per ammirare bellissime tavole.

Mia Nilsson, Hugo che circo, traduzione di Susanna Di Cosimo e Tor Anders Grönlund, Barbagianni Editore, 2021

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