Nei miei molti anni di girondolamento tra scuole, librerie, biblioteche e parchi ho incontrato tanti bambini e bambine che mi raccontavano di essere supereroi o straordinari sportivi o incredibili avventurieri. Bambini e bambine con i quali ho condiviso storie e giochi d’avventura.
La protagonista di Vorrei essere King Kong, scritto da Virginia Stefanini, illustrato da Luca Tagliafico e edito da Clichy, potrebbe essere una di quelle bambine.

Stufa della banale realtà quotidiana, una bambina decide di trasformarla in una serie di mostruose e misteriose avventure tra gli scaffali del supermercato e negli angoli di casa :
<< Quando andiamo a fare la spesa vorrei essere King Kong per dare ordini dalla mia lista , soddisfare il mio appetito gigante, mettere a soqquadro i ripiani alti…>>.
Ad accompagnare le movimentate avventure della bambina, il padre, che si presta a interpretare, accanto a lei, misteriosi detective o improbabili Indiana Jones. Ecco che piegare un lenzuolo, può nascondere un fantasma.
Vuole l’avventura, la giovane protagonista, per immaginare di essere la creatura di Frankestein <<…che parla solo se le va…>>.
Essere tanti mostri è bellissimo! Ci può sporcare, non lavarsi i denti e fare “danni

Per poi tornare farsi coccolare quando si fa buio perché tanto i mostri erano “per finta”… o no?
Che bello quest’albo! Un inno al gioco e alla complicità figlia-padre. Un inno all’immaginazione e a quella voglia che hanno i bambini (ma anche i grandi) di fare i mostri perché è così liberatorio gridare e saltare e buttare tutto all’aria, ogni tanto.
Mi piacciono molto le illustrazioni che occupano sempre entrambe le pagine e ci risucchiano nelle avventure e narrano anche seminando piccoli particolari.
Bella la scelta di usare pochi colori. Bianco, blu ocra e pennellate di rosso, rendono la narrazione onirica e misteriosa.

Piacerà quest’albo! Piacerà ai bambini e alle bambine che amano le avventure e i misteri e che sognano di arrampicarsi sugli scaffali del supermercato e urlare come King Kong. Piacerà agli adulti che ritroveranno citati nelle illustrazioni, alcuni famosi eroi e potranno sognare.
Quel gioco migliore che un gioco teatrale d’immaginazione guidata per sostare insieme alla protagonista di Vorrei essere King Kong e immaginarsi di essere mostri dai terribili denti digrignanti? I miei giochi preferiti!
L’immaginazione guidata, semplificando molto dato che non è questo l’oggetto di questo articolo, è una pratica usata in campo creativo/didattico per rilassarsi e, attraverso immagini tirar fuori da sé il massimo del proprio potenziale. Negli anni ho trasformato e modellato questa pratica alle mie esigenze.
Giochiamo a fare i mostri: ho usato tanto questo gioco nella pratica teatrale, mi dà la possibilità di conoscere meglio i bambini, è catartico e divertente.
- Aprite una piccola discussione su “I mostri”, quali sono,come sono, come parlano … Lasciate che i bambini li descrivano, se vogliono. Poi tutti in piedi! Ognuno (anche gli adulti) fa il verso del mostro che ha immaginato. E ora, via tutti in giro per la stanza/aula a camminare e muoversi come i mostri!
- Dedicate del tempo insieme ai bambini a parlare di quando sentiamo la voglia irrefrenabile di trasformarci in mostri e quali superpoteri vorremmo avere, perché siamo stanchi e stufi; fate degli esempi mettendovi in gioco; aiutate i bambini a tirar fuori le proprie sensazioni.
- Fate illustrare ai bambini i mostri offrendo la possibilità di usare tecniche varie (pastelli a cera, collage, frottage…)
Virginia Stefanini, Vorrei essere King Kong, illustrazioni di Luca Tagliaficco, Clichy Edizioni, 2020.