Memoria

Un aquilone per la memoria

La letteratura racconta mondi, luoghi, persone e ambienti. Così facendo si fa strumento di memoria. Non importa se la storia è completamente inventata. Se i luoghi e i personaggi sono credibili, quella storia è vera. Penso a Dickens, tanto per citare un narratore di storie vere inventate. A

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Sassi di memoria

Ho scritto più volte circa l’importanza di fare buona memoria storica per creare una visone critica e salde opinioni contro ogni tipo di violenza, reclusione, razzismo e guerra. Per questo in genere non recensisco libri sulla Shoah. Troppo tutti uguali. Spesso persino nella terminologia ridondante e appiattente. Sassolino,

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Una canzone per i ricordi.

Una bambina invita la nonna a cantarle una canzone e l’anziana donna chiede alla piccola quale canzone vorrebbe. Inizia così, con due battute, Una canzone scritto da Elisa Vincenzi, illustrato da Ilaria Braiotta, editato da Uovonero. La bambina si rende conto che la nonna non ricorda e allora

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Girare per la città nascosta per trovarci.

 Quando ero bambina con le mie sorelle, tornando dalle vacanze, facevo un gioco: guardavamo la città e le strade limitrofe alla nostra e urlavamo “ le strade buffe!”. Il ritorno alla città, dopo essere stati in altre e per altre vie e piazze, ci faceva vedere come strana

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Gli ultimi articoli

Furia.

Mi hanno insegnato che la rabbia è cattiva. Che se ti arrabbi sei cattiva. La rabbia è sbagliata e quella dei bambini ci inquieta e

Il cavallo di Edward.

Una storia buffa e sgangherata, di quelle che piacciono a me, è Edward vuole un cavallo di Ann Rand con le illustrazioni di Olle Eksell