Libro non semplice questo di Enne Koens, Da qui si vede il mondo intero, illustrato da Maartje Kuiper, tradotto da Olga Amagliani e editato da Camelozampa. Parte lento, si fa fatica a entrarci. Inizialmente le considerazioni che fa Dee, la protagonista, sembrano slegate tra loro. Pensieri in libertà. Sembra. È voluto. Dee non ha le idee chiare, è confusa e nella sua testa si affastellano pensieri, timori e speranze e il lettore stesso fa fatica a comprenderla, perché è lei, che non si capisce. Sono i pensieri slegati di una ragazzina alle prese con la mancanza. La sua e non solo. E i silenzi. Troppi.
Dee vive con la mamma, una giovane donna single che lavora in biblioteca e organizza la sua vita e quella della figlia in modo molto rigido. Dee non sa chi sia il padre e sa poco della sua famiglia in generale. Ha due amici che vivono nel suo stesso palazzo e con i quali la mattina si reca a scuola. È una bambina socievole e amica di molti nel palazzo e nella strada dove abita. È curiosa e piena di vita.
Ma qualcosa le manca. Probabilmente fino a quel giorno non ne era consapevole. Quel giorno. Quello in cui trovò la lettera.
Una lettera che tornava al mittente e che la pioggia aveva bagnato, sbiadendo gli indirizzi di chi spediva e di chi avrebbe ricevuto. Chi la mandava? A chi era indirizzata? È la lettera, con la sua richiesta di incontrarsi e il suo <<mi manchi>>, che fa risuonare in Dee, le sue mancanze. Dee, figlia di madre single, non ha mai conosciuto il padre ed è talmente diversa dalla madre da essersi messa in testa di essere stata adottata e forse, addirittura rubata o persa. Il silenzio ostinato della madre su questo argomento è la causa delle continue domande che Dee si fa su se stessa e le proprie origini.
Come in Sono Vincent e non ho paura (altro libro dell’autrice olandese pubblicato da Camelozampa nel 2022 e recensito da me qui: https://storiegirandole.it/mi-chiamo-vincent-e-mancano-7-giorni-al-campo-scuola/) il silenzio e il non detto sono causa di sofferenza, e come per Vincent anche per Dee, risolutiva sarà l’amicizia e il raccontarsi.
Dee vuole scoprire a chi ha spedito la lettera e a chi era indirizzata! Convince i suoi due amici, Kevin e Vito, a indagare con lei.
Koens ci racconta gli stato d’animo, i pensieri e le paure di una preadolescente. Pensieri sulla famiglia, sugli affetti e sulle relazioni, sulla vita. E lo fa con tono leggero ma profondo; ogni parola è pensata, ogni azione o fatto, ragionato. Niente è lasciato al caso. I suoi romanzi arrivano ai ragazzi ponendo domande, senza offrire comode soluzioni ma tracciando percorsi.
La protagonista si rende conto che tutti – amici e vicini di casa, persino il commerciante sotto casa e Bilal, il postino – sentono la mancanza di qualcuno (un’umanità che lei sembra guardare dalla finestra); per questo vuole trovare chi ha scritto la lettera, perché quella lettera è una dichiarazione d’amore in cui qualcuno sente la mancanza di qualcun altro.
Intreccio complesso. Personaggi e storie che si attorcigliano e si sciolgono e poi si intrecciano di nuovo in una trama che oscilla tra il romanzo di formazione e di crescita e il giallo/mistero; un giallo che si svela piano, piano, tra ricerche, parole e molti silenzi.
Le illustrazioni-finestre di Maartje Kuiper sono belle; si incastonano tra le pagine come piccole narrazioni, raccontando il palazzo, la strada le persone.
Enne Koens, Da qui si vede il mondo intero, illustrazioni di Maartje Kuiper, traduzione di Olga Amagliani, Camelozampa, 2023