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Una canzone per i ricordi.

Una bambina invita la nonna a cantarle una canzone e l’anziana donna chiede alla piccola quale canzone vorrebbe.

Inizia così, con due battute, Una canzone scritto da Elisa Vincenzi, illustrato da Ilaria Braiotta, editato da Uovonero.

La bambina si rende conto che la nonna non ricorda e allora cerca di riannodare i fili della memoria.

<<Quella che suonava nonno Pietro con la fisarmonica, durante il pranzo della domenica, non ricordi?>>.

La bambina incalza la nonna e racconta. Le canzoni fischiettate durante il gioco e suonate con il mangiadischi. Le canzoni passate alla radio, sussurrate come ninne nanne, le canzone cantate alla madre che non le conosce. Ricordi, nonna?

Ne nasce il ritratto del legame della nonna con la nipote. Dolce e tenero. Una nonna che non ricorda perché “la testa non c’è più”, ma che, grazie ai fili intrecciati dalla nipote, riesce a sentire affetto e calore.

Una storia poetica che affronta con delicatezza il problema dell’Alzheimer ma soprattutto parla di memoria, di ricordi di famiglia custoditi negli oggetti e di rapporto tra le generazioni.

Una piccola storia raccontata con parole chiare e quotidiane. Parole finalizzate a ricucire ricordi. Parole che narrano pranzi domenicali e giochi in giardino, feste di paese e merende. Piccole parole quotidiane importanti e vitali.

Una storia narrata anche con le immagini che sono fili che conducono alla tavola finale, come a ricostruire un ricordo, fatto di oggetti che sono lì; basta che qualcuno li evochi. 

Elisa Vincenzi, Una canzone, illustrazioni di Ilaria Braiotta, Uovonero 2021.

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