Come ho già detto spesso, non riesco a scrivere di tutti i libri che leggo e che mi hanno ispirata; metto decine di postit mentre leggo, prendo appunti, ma il tempo è tiranno. Uno dei libri che avevo lì in attesa è Desperado. Un western di Ole Könnecke, traduzione di Chiara Belliti, Beisler Editore, 2019.

Desperado è una vera storia western, che ha per protagonista un bambino di nome Roy e il suo destriero che si chiama Desperado. Perché se sei un bambino e abiti nel selvaggio West, ovviamente vai a scuola in sella al tuo fido destriero! A scuola ti accoglie una gentile maestra che si chiama Heidi e ha tutta l’aria di una dolce fanciulla dell’West. Mentre tu giochi, il tuo destriero mangia, la maestra distribuisce biscotti e succo (perché sì, anche nel selvaggio West si mangiano biscotti e si beve succo!) in lontananza passa una diligenza (perché nel selvaggio West passano sempre diligenze!). La sera il nostro eroe torna a casa, sempre in sella al suo destriero, mentre i coyote ululano alla luna e lui intona una canzone strimpellando la chitarra.

Un giorno però Roy arriva tardi a scuola e, ahimè, trova tutto distrutto: i compagni tremano di paura e la maestra è scomparsa! La dolce Heidi è stata rapita dal terribile bandito Barbanera e dai suoi scagnozzi , e hanno pure portato via i biscotti e il succo! Roy non si dà per vinto e mentre i suoi compagni, spaventati, non sanno cosa fare, lui, unico eroe (ed è, infatti, l’unico a indossare il cappello da cowboy, bandana e stivali, da vero duro del far West!), parte alla ricerca di Heidi.

Seguendo le tracce e gli indizi (divertente sarà cercarli con i bambini!) e con l’aiuto dell’immancabile destriero, Roy arriva fino al covo di Barbanera. Come liberare Heidi, chiusa in una baracca presidiata dagli scagnozzi, armati fino al collo con tanto di cartucciera e speroni? Roy e il fido Desperado troveranno la soluzione.
Lieto fine e ritorno a casa a cavallo. Bellissime le sguardie in puro stile western!

Quello che mi affascinata di questo libro è che pur essendo una storia semplice, rivolta ai più piccoli, ha tutti gli ingredienti della storia d’avventura. C’è l’eroe solitario, c’è un personaggio in pericolo, c’è il viaggio, il coraggio, le prove da superare. Pur nella sua brevità, l’avventura di Roy e del suo cavallo Desperado, offre al bambino la possibilità di confrontarsi, attraverso la storia, con il pericolo, l’ignoto e il viaggio. Con Roy, il giovane lettore sperimenta l’emozione (e il sogno!) di essere un eroe, immagina mondi possibili, sconfigge il cattivo.
Tutto questo grazie all’abile commistione di parole e immagini e all’utilizzo dei colori. Pochi. Essenziali. Narranti.
Ole Könnecke ha la rara capacità di narrare unendo parole e immagini che fanno da controcanto le une alle altre creando quell’effetto ironico che contraddistingue la sua narrazione (1) . Perciò questa storia va letta facendo vedere le immagini (2), meglio se con una LIM, qualora il gruppo fosse numeroso.
Questa è una storia affascinante e ci offre la possibilità di dialogare con i bambini e le bambine:
- Riguardando le figure e analizzandole: che cosa ci dicono le immagini? Come ce lo dicono: l’uso dei colori, l’uso dei “campi lunghi” e dei “campi brevi”, gli occhi (3). Perché capiamo che i compagni di Roy hanno paura e non sanno che cosa fare?
- Aprire un dialogo su l’eroe e l’eroina: qui l’eroe è maschio, poteva essere una femmina? Nel selvaggio West ci sono state eroine femmine? (fate una ricerca così da offrire ai bambini e alle bambine sempre più stimoli)
Dopo la lettura, la rilettura e la chiacchierata, potete proporre ai bambini alcune attività che permettano di giocare con alcuni elementi della storia.
GIOCO CON LE OMBRE le ombre sono un classico nei film western e anche Ole Könnecke ci gioca nelle sguardie, potrebbe essere interessante divertirsi con le ombre, più che usarle per raccontare storie (per ora):
Procuratevi:
- Un telo bianco (almeno 3mx2m). Il telo va attaccato in modo che si possa stare dai due lati. Potete tirare un cavo da una parete all’altra oppure usare delle basi (io ho usato le basi degli ombrelloni) e dei pali in alluminio.
- Lampade tipo fari (le cosi dette quarzine), oggi si trovano in qualsiasi negozio di ferramenta munite anche di basi regolabili.
- Oggetti vari (sciarpa di lana pelosa, forchettone, piumino da spolvero…)
Giocate con i bambini, mostrando inizialmente e poi lasciando sperimentare, come si possono fare i mostri e come le ombre diventano grandi o piccole secondo la lontananza dalla luce.
CREA LA TUA STORIA D’AVVENTURA quest’attività si può fare anche con i bambini delle prime classi della scuola primaria (questo libro lo vedo adatto anche a loro):
- Seleziona delle immagini di luoghi “da avventura”(deserti, spiagge, isole, boschi, castelli…); io, come ho raccontato in più occasioni, uso illustrazioni di cataloghi di viaggio (me li faccio dare dalle agenzie) o foto trovate nelle riviste.
- Con i bambini cerca su riviste di ogni tipo (riviste settimanali, pubblicazioni mediche, cataloghi Ikea, pubblicazioni che danno nei negozi come ad esempio Naturasì, riviste di arredamento…) dei personaggi: cavalieri (va bene chiunque vada a cavallo), scienziato (uno/una con il camice), cuochi, donne coraggiose, donne, uomini, persone vestite eleganti, persone in costume, bambini…
- Sulle stesse riviste cerca oggetti e mezzi di trasporto (qui possono essere utili le riviste di macchine o cataloghi agricoli): coltelli, piatti, vasi, piante, gioielli…
- Cerca immagini di qualsiasi animale.
Bene, ora siete pronti.
- Scegliete un luogo, un eroe (dategli e datele delle caratteristiche) e usando le immagini provate a inventare una storia (sfidatevi a pescare a caso oltre che a scegliere).
È un lavoro che richiede tempo. Meglio farlo in più volte. L’ideale sarebbe registrare (o meglio ancora riprendere) il tutto, così da sbobinare la storia. Sconsiglio di scrivere mentre s’inventa perché si è meno partecipi e si tende a interpretare quello che dicono i bambini, inoltre si perdono tante cose.
FAI UNA MAPPA. Adoro le mappe e i bambini anche, quindi v’invito a fare una mappa della storia di Roy e Desperado, partendo da casa di Roy, il tragitto verso la scuola, il covo di Barbanera, il deserto da attraversare. Invitate i bambini a usare le immagini del libro per caratterizzare la mappa. Lasciateli fare.
Buon lavoro
NOTE:
- Questa è una caratteristica di Könnecke che amo particolarmente: usa le illustrazioni per creare un controcanto ironico; lo vediamo anche nella serie di Lester e Bob e in Bill il cattivo (ora buonissimo) , tutti editi da Beisler Editore.
- Sul mostrare le immagini o non mostrarle durante la lettura ad alta voce si è dibattuto in più occasioni. Io credo che in alcuni casi non sia necessario, durante la prima lettura e che anzi le immagini possano essere viste durante la seconda lettura; questo arricchisce l’immaginario e stimola l’immaginazione. Tuttavia ci sono dei libri in cui parole e immagini sono così strettamente legate da non consentire questo doppio momento. I libri di Könnecke sono tra questi.
- Guardate con attenzione gli occhi dei personaggi, raccontano (fatelo notare ai bambini e parlatene).
P.S. dopo varie letture, ho notato un particolare: Barbanera ha intenzioni “serie”: legge poesie, si fa porgere i fiori, uno degli scagnozzi ha due anelli. Lascio a voi adulti la riflessione. Scrivetemi se vi va di scambiare opinioni: carla@storiegirandole.it