Che delizia questo racconto! Tenero e ironico.
Volpe una mattina decide di preparare una sorpresa per i suoi amici, quindi si reca da ognuno di loro, per invitarli all’albero cavo dove per l’appunto sta preparando qualcosa di speciale.
Tutti (l’orso, la lepre, il topo, la tartaruga) cominciano a fare congetture su cosa troveranno. Ognuno pensa che troverà ciò che più ama, ma tutti temono anche un brutto scherzo da parte di quella furbastra di volpe, perché, si sa, delle volpi meglio non fidarsi (infatti ci sarà un momento in cui i quattro amici sospetteranno di essere finiti in un tranello…)
Alla fine la volpe stupirà tutti per l’attenzione e la cura con la quale avrà organizzato la sorpresa (di cui non vi dico nulla!). Una bella storia che ci aiuta a uscire dai pregiudizi e a capire che cosa è realmente la condivisone, piena di sottile umorismo, ben sottolineato dalle illustrazioni che giocano con il testo, raccontandoci ogni singolo protagonista con le sue caratteristiche e i luoghi.
Una storia che ha per protagonisti gli animali, narrati, finalmente, fuori dagli stereotipi.
L’autrice Virginia Stefanini, durante un incontro organizzato dalla Libreria Marameo di Alba (https://libreriamarameo.it/), ci ha raccontato che la storia è nata all’interno di un corso in cui era stato chiesto di scrivere qualcosa sulla felicità. Per quanto tale tema sia molto ampio e pericolosissimo, per le possibili cadute nei luoghi comuni, Stefanini è riuscita, a mio parere, a rendere perfettamente una delle tante possibili declinazioni della felicità.
Condividere ciò che amiamo senza imporlo agli altri, condividere passioni e aprirsi alle passioni dell’altro, senza per questo rinunciare alle proprie è ciò che Virginia Stefanini racconta ai suoi lettori. Ho detto racconta e non insegna perché questa storia non è mai moralista e questo grazie alla freschezza del personaggio della volpe e all’ironia che pervade il racconto, resa con un accurato lavoro sul linguaggio e il sapiente gioco delle illustrazioni.
Margherita Micheli è riuscita a illustrare tutto questo creando essa stessa dei personaggi. Bellissime (non saprei scegliere, dovessi dire qual è la mia preferita!) le caratterizzazioni, di cui non voglio dirvi nulla ma invitarvi a guardare come non siano mai banali e come siano sottilmente ironiche. Bellissima la figura della volpe i cui occhi sono sempre sorridenti e ospitali.
Una bella storia adattissima a mio avviso anche per chi si avvia verso la lettura autonoma per la brevità, la chiarezza di linguaggio e la capacità narrativa delle immagini; ottima, ovviamente, per letture ad alta voce, soprattutto a inizio anno per i primini della Scuola Primaria. Cosa c’è di meglio che leggere una storia che ci aiuti ad andare incontro a nuovi amici, tutti con le loro caratteristiche, strane, diverse e che forse possono diventare anche le mie?
E siccome ormai lo sapete a me piace indugiare nelle storie e invitare i bambini a sostare in esse, ecco un giochetto attività che farei:
Andiamo all’albero cavo.
Siamo stati anche noi invitati dalla volpe all’albero cavo. Prepariamo una piccola valigia o una sacca o borsa e mettiamoci tutto ciò che sappiamo fare e possiamo donare agli altri (per esempio: capacità di disegnare, saper fare le treccine, saper far gli aerei di carta, saper scavare buche, e così via) ognuno scriverà o disegnerà, nella sagoma valigia che darete (potete scaricarla dal sito nella didascalia, se siete negati/e, come me nel disegno!), ciò che sa fare e vuole donare agli altri; fatelo anche voi signori adulti e mostratelo ai bambini.
Ecco cosa porterei alla volpe all’albero cavo:
Virginia Stefanini, La sorpresa della volpe, illustrazioni di Margherita Micheli, Camelozampa, 2020.