La poesia dà voce all’indefinibile. Racconta ciò che è irraccontabile. Narra l’inspiegabile e l’impalpabile.
Come racconti l’acqua?
Ero goccia narra l’acqua. La parola poetica di Barbara Ferraro, le illustrazioni immaginifiche di Andrea Alemanno e la cartotecnica voluta e elaborata da Albero delle Matite Edizioni danno vita a una poesia che travolge.
È l’acqua che si racconta e noi trascinati dalle sue parole ci immergiamo in lei fin dalla copertina. Sembra una piccola onda, un’increspatura. I nomi dei due autori in bianco, come fossero spumeggiate intorno a un mulinello. Niente titolo.
Lo apri e sei nell’acqua. Ne senti la freschezza e il profumo. Nuoti. Emergi. Cammini sulla spiaggia senti il grattare della sabbia. Ti fa solletico la pioggia. Senti il rumore dell’acqua sulla terra e annusi l’odore del suolo bagnato; ne percepisci il calore che sprigiona. Ammiri gli infiniti colori dei riflessi. Rosa, blu, verdi. E i bianchi.
L’onda arriva, è grande, rumorosa e affascinante. Gridano e fischiano i delfini che arrivano con l’onda e nuoti accanto a loro. Sono ovunque. Senti lo sgorgare di un piccolo rivolo che si fa strada tra la neve e un suono appena percepito, è il lappare di qualche animale. Sei bambino e bevi e ti rinfreschi. Senti le onde impazzare e sbattere sulle rocce e hai paura. La senti fitta, fitta entrarti nei vestiti quando piove a dirotto, e la vedi scomparire nella terra arida.
Queste le emozioni e le sensazioni visive, uditive e tattili che attraversano leggendo le parole, come sempre piene e narranti, mai banali, mai troppe, di Barbara Ferraro, e le illustrazioni su carte di diversa consistenza e trasparenza di Andrea Alemanno che ci trascina in mezzo ai gorghi.
Un libro bellissimo che racconta a bambini e adulti. Credo proprio che verrà con me nei prossimi laboratori di teatro.
Barbara Ferraro, Ero goccia, illustrazioni Andrea Alemanno, Albero delle Matite Edizioni, 2022