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Zloty che sfreccia nel bosco

Ungerer è un artista poliedrico e provocatore. È chiaro, da tutta la sua opera – dai libri per bambini ai manifesti, dalle opere erotiche ai suoi oggetti d’arte – che ciò che ama più di ogni altra cosa è comunicare. Raccontare storie scuotendo il lettore. Mai banale e soprattutto ammaliante. Ti acchiappa con le sua trame bizzarre, ma che hanno legami antichi; poi ti piazza un finale che ti lascia senza parole.

Era solito, dicono, descriversi con il motto: “Aspettatevi l’inaspettato”. Ed è proprio così!

In Zloty, portato in Italia da Camelozampa con la traduzione di Sara Saorin, Ungerer, come ha già fatto in precedenza, prende una fiaba classica e la racconta a modo suo, mostrando significati nuovi o giocando con la stessa per raccontarci anche altro; trasforma il personaggio e gli/le consegna nuove visioni e messaggi.

In Zloty, Unger prende spunto dalla fiaba di Cappuccetto Rosso, toglie alcuni elementi e fa della ragazzina di rosso vestita una rampante motociclista che si sta recando dalla nonna per portarle la spesa. Ma non basta! La amplia, la allunga, le fa fare mille strade e la trasforma in un inno alla cooperazione e alla capacità di cavarsela.

Sfreccia Zloty, quando dopo un curva investe un nano di nome Samovar. Attirato dal rumore accorre un gigante di nome Kopek. Nessun ferito ma lo scooter è da buttare.

<< Ma che buffo! – disse Zloty – siamo tutti alti uguali>>.

Già perché Samovar è un nano alto e Kopek e un gigante basso. Inizia così quest’avventura strampalata ma piena di saggezza.

I tre si allontano insieme dal luogo dell’incidente con Kopek che porta sulle spalle lo scooter, che si è offerto di riparare. La mattina dopo lo scooter è come nuovo. Il giorno dopo, riparato lo scooter, nuovamente  Zloty sfreccia nel bosco e investe il lupo e lo ferisce gravemente.  La ragazzina soccorre il lupo e lo porta dalla nonna che lo cura, con l’aiuto di Samovar e Kopek . il tempo passa e diventano amici. Tanto che quando sarà Zloty ad aver bisogno di essere soccorsa, Nani, Giganti e lupo si muoveranno, mettendo in moto una macchina di soccorsi veloce e accogliente che sarà la base per una società in cui gli uni fanno parte della vita degli altri.

Strepitosamente ironico, Zloty è veramente un libro per tutti. Le illustrazioni traboccano satira politica e di costume e rimangono, comunque, narranti per i più piccoli. Perché Ungerer aveva la capacità di raccontare in maniera semplice l’assurdo, infilando nella narrazione delle immagini caricaturali e rimandi cinematografici.

Tomi Ungerer, Zloty, traduzione di Sara Saorin, Camelozampa, 2022

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