Conosco Fabio Geda per la saga di Berlin scritta insieme Marco Magnone (Mondadori). Saga che consiglio vivamente a tutti i lettori dagli 11 anni che amano il genere distopico.
Anime Scalze (Einaudi Stile Libero 2017) è completamente diverso. Fabio Geda ha lavorato per anni con gli adolescenti e si sente quando scrive di loro e per loro. C’è un amore, un rispetto e un’ammirazione che solo chi ama profondamente riesce ad avere. Non è un amore fatto di sdolcinatezze quello di Geda, ma di realtà cruda e brutale nei confronti degli adolescenti che sono “anime scalze”, ci dice (Incontro con Fabio Geda a Mare di Libri-Rimini 2017, intervistato da Matteo Biagi di http://www.qualcunoconcuicorrere.org/wordpress/ ). Perché essere scalzi è una buona metafora dell’adolescenza. Essere scalzi, liberi, esplorare, sentire con la pianta dei piedi (che bella la sensazione della sabbia di prima mattina o dell’erba fresca!!), ma anche pericolo di ferirsi con qualsiasi cosa sia a terra. Fragilità
Ercole ha quindi anni. Vive con la sorella ventenne, che si occupa di lui e della casa e un padre distratto, confuso e vagamente immaturo. La madre se ne è andata. Ercole la ricorda a tratti. Piccole cose, odori…
Ad occuparsi di lui la sorella Asia che nel tentativo di evitare l’interesse degli assistenti sociali e delle “persone di buon cuore” fa in modo che Ercole abbia sempre le magliette pulite, i quaderni, penne, matite. Ercole che un giorno si innamora e racconta di un’inesistente zia morta a cui portare fiori, per fermarsi dalla fioraia, nonna dell’amata. Ercole che non ha le idee chiare. Ercole che non ama leggere, ma quando si mette a leggere con l’amata (che si chiama Viola) “L’amico ritrovato” capisce che quello è il suo libro. Ercole che fa cazzate e offende Viola. Ercole che decide di andare a cercare la madre. Ed allora che le cose precipitano, anche se inizialmente sembrava andare tutto bene. Gli adulti inconsistenti e immaturi non sono capaci di proteggere se stessi men che meno i loro cuccioli. Allora loro si proteggono da soli e, a volte, si mettono nei pasticci. E ci stupiscono.
Bello, poetico, duro, a volte ironico.
Fabio Geda, Anime scalze, Einaudi Stile Libro 2017