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C’è di nuovo Anastasia.

Dal 17 giugno scorso è di nuovo nelle librerie italiane un’intraprendente ragazzina: Anastasia Krupnik. Creata dalla scrittrice statunitense Lois Lowry, Anastasia Krupnik è la protagonista di una serie di nove romanzi per ragazzi. La serie pubblicata negli USA tra il 1978 e il 1995, ha avuto una vita difficile in patria. Amata dai ragazzi è stata più volte in lista tra i “100 libri più frequentemente vietati” per le motivazioni più disparate ma tutte legate a una visone edulcorata e moralista della letteratura per ragazzi.
In Italia qualche titolo era stato pubblicato negli anni Novanta.

Intraprendente, sensibile, ironica e a tratti sarcastica Anastasia è una dodicenne alle prese con il diventare grande, tra amicizie, famiglia, fratellino e, forse, un ragazzo che le piace. Le sue considerazione sulla vita e sul mondo degli adulti sono senza schermi e, a volte, irriverenti. Sempre interessanti.

In Anastasia, di nuovo! nella nuova traduzione di Enrico Santachiara, pubblicata da 21lettere, la giovane protagonista è alle prese con un trasloco che proprio non le va giù. Dovrà cambiare quartiere e quindi scuola, dovrà lasciare le amicizie e la casa in cui è nata e trasferirsi in periferia. In periferia! Niente poteva andare peggio! Ci saranno solo casalinghe con i bigodini, case con arredamento dozzinale e con mobili abbinati, niente quadri, né libri e soprattutto tutti, ma proprio tutti, usano i piatti di plastica e mangiano cibo precotto. Questo è quello che pensa Anastasia. Inoltre, certamente la sua famiglia sarà considerata strana, giacché il padre scrive libri e insegna all’università e la madre dipinge.

E poi lei vuole una stanza in una torre per poter indisturbata scrivere un romanzo giallo! E pensando che mai avrebbero trovato una casa con una stanza in una torre, Anastasia fa mettere questo desiderio nella lista (una delle tante!) che il padre stila per cercare casa. Anastasia dovrà ricredersi su molte cose. La periferia non è per niente come pensava. Le sue erano solo supposizioni/pregiudizi. E così tra buffi personaggi, una vicina burbera ma forse neanche poi molto, pesci  rossi, partite a tennis e tentativi di scrivere un romanzo giallo, Anastasia scoprirà nuovi amici, che proprio non si aspettava, confermerà i vecchi (che in fin dei conti con una bicicletta si arriva dovunque!) e deciderà che, a pensarci bene, in periferia non si sta poi così male, ma soprattutto capirà molte cose di sé.

Un romanzo frizzante, a tratti ironico e disseminato di pillole di filosofia, che riesce a raccontare la fatica di crescere parlando di carta da parati, pesci rossi e tinture per capelli; e se i ragazzi degli anni Duemila non conoscono Nancy Drew  (di cui io ero fan sfegatata essendo coetanea di Anastasia) o Cosmopolitan, di cui Anastasia parla spesso,  potranno chiedere ai genitori o consultare internet (come sto facendo io, mentre leggo un romanzo ambientato in Giappone).

Grazie a 21lettere, Anastasia, di nuovo! è ancora una volta sugli scaffali italiani e presto uscirà un nuovo titolo che piacerà, come questo, a chi ama le storie ironiche, un po’ sbeffeggianti ma anche intimiste. 21lettere ha pubblicato altri due libri di Lois Lowry; un’autrice tra le più famose negli Stati Uniti, vincitrice di due medaglie Newbery e capace di trattare temi scottanti e difficili, con grande onestà intellettuale e sensibilità, qui i titoli:https://www.21lettere.it/

Lois Lowry, Anastasia, di nuovo! traduzione di Enrico Santachiara, 21lettere, 2021

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