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Ottobre 2015 … Firenze Legge

Tanti spunti…. a che seminario mi iscrivo?

Eccomi! Ho recuperato gli appunti di sabato 24 ottobre 2015 (presi sull’agenda con la fedele mina, che mi segue da anni!) e sono pronta a fare un resoconto molto soggettivo sul convegno” A scuola si legge”, organizzato Giunti Scuola https://www.facebook.com/giuntiscuola) e tenutosi a Firenze lo scorso  ottobre.

Iniziamo da quando mi sono iscritta (non vi preoccupate, faccio presto!!), perché ho dovuto decidere: a quale seminario mi iscrivo? E se mi sdoppiassi ( questo lo abbiamo pensato un po’ tutti!!)? Arghhhh il seminario 4 è interessantissimo: “Pensieri e Buone pratiche per la scuola primaria e secondaria” e sembra fatto apposta per me e poi c’è Annalisa Strada (https://www.facebook.com/annalisa.strada). Poi c’è il seminario 6 “Crescere lettori, crescere cittadini” solo il titolo mi fa venire voglia e poi c’è Beniamino Sidoti!!!

Ho scelto!

Infine ho scelto! Perché è quello di cui mi occupo! Certo, vado nelle scuole, incontro bambini, ragazzi, genitori, insegnanti e mi occupo di scuola per far crescere lettori e faccio formazione, ma per me è fondamentale il radicamento nel territorio e credo molto nelle librerie e nelle biblioteche per formare lettori e allora ecco, ho scelto: SEMIARIO 5: “Alleanze intorno al libro: scuole, librerie,biblioteche, territorio”.

Qui si parla di biblioteche

E’ stata una mattinata piena e  battagliera perché parlare di territorio, scuola, biblioteche e libreria in Italia vuol dire entrare in un campo minatissimo!!! Quello che è venuto fuori è una situazione di profonda crisi e difficoltà che oggi si regge in piedi grazie alla volontà visionaria (nel senso più nobile) di alcuni operatori: librai, bibliotecari, insegnanti, genitori e alunni, qualche editore. Questo è il popolo che, con una bella follia, continua a mandare avanti la baracca.
Negli anni novanta ( e noi ragazzi “nati non dopo il ’70” ce lo ricordiamo!) c’è stato un pullulare di progetti; tante sono state le iniziative e finanziamenti (lo so che non erano sufficienti ed erano imperfetti, però …) che hanno contribuito alla nascita di biblioteche scolastiche, ma anche di spazi polifunzionali (chi si ricorda la Legge 285 – detta anche “Legge Turco”?), che fine ha fatto tutto ciò? scomparso! gli spazi polifunzionali, che ho avuto modo di conoscere, non so, ma le biblioteche, soprattutto quelle scolastiche agonizzano.

Molti esempi di cui essere orgogliosi

Ci sono nobilissimi esempi di cui si ha parlato la professoressa Maria Riccarda Bignamini ( se volete conoscerla meglio: http://www.insegnareonline.com/istanze/leggere-provv) che però ha messo in evidenza quelle che sono le criticità di molte biblioteche scolastiche … e qui, scusate, ma mi sfogo: vetuste, con libri arcaici e improponibili, mal arredate e senza alcun criterio, spesso l’insegnante bibliotecaria non ha formazione specifica ed è un’insegnate che per motivi di salute non po’ più stare in classe (che valore diamo alle biblioteche scolastiche?) oppure, se è in salute viene mandata a fare supplenze (tanto che stai a fare lì!!??).

La gestione delle biblioteche scolastiche e la loro apertura al territorio è spesso affidata a volontari che però non assicurano né continuità, né tanto meno professionalità. Poi ci sono le eccellenze: la Biblioteca di Gussago (L’Angolo Magico): per avere maggiori informazioni: “Gussago Legge” di Luisa Gregorelli su Andersen dicembre 2014, Le Biblioteche del Mandillo (rete di biblioteche che ha vinto il Premio Nazionale Biblioteche in Rete 2015): per saperne di più e sapere che cosa è il mandillo: http://www.bibliodelmandillo.net/ ed infine l’esempio di Zafferana Etnea (CT) che lascia senza parole per la capacità e lo sforzo organizzativo. Tanti sono i problemi che affrontano le biblioteche scolastiche e sono gli stessi della scuola: mancanza di fondi, il falso mito dell’autonomia scolastica, la mancanza di formazione specifica, ma questi esempi ci fanno capire che dobbiamo andare avanti.
Si è parlato anche molto di leggi; qualche legge c’è, qualcuna si sta facendo, ma molte vanno fatte e non basta la buona volontà del territorio, perché il territorio è stanco e in ginocchio! Ha ragione Grazia Gotti, libraia (storica, aggiungo io) ex maestra, oggi insegnate di Storia dell’Illustrazione e Storia della Letteratura per l’infanzia all’Accademia Drosselmeier, basta con il dire che le riforme si fanno dal basso e che “non basta una legge”!! Le leggi ci vogliono e dobbiamo farle e ci vogliono anche i fondi, perché senza soldi non si fa nulla!! Interessante l’intervento di Giulio Blasi del MLOL sul futuro digitale del libro e sulle possibilità che offre l’e-book nel campo delle biblioteche, ha convinto persino me!! ovviamente con il mio vissuto (libri per bambini – albi) non mi ci riconosco, ma chissà!! Non sono stata esaustiva, non sono riuscita a dire tutto, voglio citare il chiusura Riccardo Pontercorvi di LiBeR, e Giovanni Solimene, presidente dell’associazione Forum del libro, per loro chiarezza e professionalità e Anselmo Roveda, di ANDERSEN la rivista e il premio dei libri per ragazzi, per l’analisi della rete e l’importanza di manuntenere   la rete … ahi ahi è qui che si casca: tutti online, tutti a fare blog … qualche scritto e il blog fa plof, i siti sono abbandonati, i profili fb vuoti,la rete si ingarbuglia e viene abbandonata …. va beh lui non si espresso così, ha fatto schemi e parlato seriamente, ma in chiusura un po’ di leggerezza ci vuole, il senso si è capito.

Scusate, in finale volevo aggiungere che tra gli esempi di progetto biblioteca scolastica la professoressa Bignamini ha citato Assisi Birba Chi Legge (https://www.facebook.com/birba.chilegge), era doveroso nei confronti di un progetto nato vari anni fa ad opera di alcuni genitori e che oggi continua la sua opera e fa formazione! Brava Alessandra Comparozzi. Buon lavoro a tutti noi!

 

 

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