Eccolo! Lo aspettavo. Claudia Mencaroni, una delle autrici, me ne aveva parlato ed io me lo ero un po’ figurato. Ma Lenticchia dall’altra parte del mondo (illustrazioni di Luisa Montalto, VarbaVolant Edizioni, 2020) è molto di più di quello che mi ero immaginata!

Albo raffinatissimo e poetico narra di una bimba, Lenticchia, che abita dall’altra parte del mondo e si chiede, e chiede ai genitori <<com’è il mondo dall’altra parte del mondo>>.
I genitori cercano di rispondere, ma non è facile trovare parole bambine che rispondano a domande grandi e alle volte, gli adulti, le risposte non le hanno neanche per loro (qualche volte pensano di averle, ma sono solo alcune risposte).
Lenticchia decide di andarsele a cercare le risposte:
<<Prende la sua valigia e si mette in viaggio per l’altra parte del mondo>>.

Il viaggio di Lenticchia, è un viaggio in mezzo alle parole degli adulti, tra oggetti portati qua e là nei traslochi, in mezzo agli odori raccontati e annusati e alle immagini rubate dalle fotografie e dai libri.
Lenticchia dall’altra parte del mondo prende spunto da una storia vera e dalla necessità di Luisa Montalto che ha vissuto a Singapore per alcuni anni, di spiegare a sua figlia il mondo da cui venivano e a cui sarebbero tornati. Tuttavia questo retroscena non fa di Lenticchia dall’altra parte del mondo una storia per bambini che vanno in un altro Paese o vengono da un altro Paese.
Lenticchia è una storia sulle proprie radici.
È un viaggio che tutti i bambini compiono, se noi non glielo impediamo, perché tutti i bambini sono dall’altra parte del mondo.
I bambini sono altro da noi e vogliono conoscere il mondo da cui arrivano, un mondo nel quale ci siamo noi, ma non solo, in cui ci sono oggetti da nominare, annusare e guardare, persone da conoscere storie e Storia da incontrare. Giochi da inventare e parole da scoprire. Noi possiamo sorreggerli e assicurare che ci siamo, ma il viaggio è il loro.
Lenticchia parte sola per scoprire il mondo. Quel mondo è il nostro Paese e tu, adulto che mi leggi, lo riconosci; il bambino lo capirà, forse, ma non è importante. Sono la scoperta, la meraviglia e lo stupore del viaggio ciò che ricerca il bambino.
Un libro denso, in cui parte iconica e testo sono magistralmente armonizzati con un attento lavoro di limatura delle parole e una sapiente scelta delle immagini. Immagini che raccontano quanto e insieme le parole e ci mostrano un racconto vivo fatto anche di vento e colori, di stupore e di mare, di meraviglia e risate.

Lenticchia dall’altra parte del mondo è un’opera bella che io metterei in ogni biblioteca scolastica della scuola Primaria perché densa di vita e storie, ci offre l’occasione per parlare di memoria, di scrittura, di oggetti, di gioco e giochi e di odori. Un libro per iniziare (o continuare) a fare scuola con i libri.
Tantissime gli spunti da usare con i bambini.
- Lasciate che i bambini lo leggano e lo rileggano (testo e immagini), perché il libro e disseminato di piccoli indizi narrativi (che non vi svelo).
- Date il via a bellissimi dialoghi su da dove arriviamo (io l’ho fatto con i bambini della scuola dell’Infanzia, in altre situazioni, e vi assicuro che sono nate vere e proprie poesie)
- Conversazioni su odori e ricordi (bello sarebbe coinvolgere genitori e nonni).
- Farsi raccontare dai bambini, che hanno cambiato città/regione/nazione, i luoghi che ricordano (su questo tornerò).
Claudia Mencaroni e Luisa Montalto hanno lavorato insieme in un altro libro poetico e bellissimo edito da VerbaVolant nel 2019 , di cui ho parlato qui https://storiegirandole.it/le-parole-narranti-di-seb-e-la-conchiglia/
Claudia Mencaroni – Luisa Montalto, Lenticchia dall’altra parte del mondo, VerbaVolant Edizioni, 2020. In libreria dal 15 maggio.