Sono sempre stata un’appassionata di letteratura “gialla”. Da ragazzina divoravo i gialli per ragazzi della Mondadori, quindi non potevo non rimanere affascinata dalle serie Il Grande Nate edita da Barbagianni Editore, traduzione di Laura Bernaschi. Nata negli anni Settanta dalla penna di Marjorie Weinman Sharmat, la serie Il Grande Nate è composta da una ventina di titoli: In Italia per ora ne abbiamo tre e un quarto in arrivo (non conosciamo né la data né la copertina perché, come nella migliore tradizione dei libri gialli, il tutto è avvolto nel mistero!)

Si racconta che Marjorie da bambina avesse due grandi sogni: diventare scrittrice ed essere una buona detective e che all’età di otto anni, a tale scopo, avesse fondato, insieme a un’amica, un giornale di spionaggio The Snoper’s Gazette, nel quale scriveva notizie, frutto delle sue intercettazioni dei discorsi degli adulti. Come cinquant’anni dopo ci insegnerà Keri Smith, spiare la vita degli altri è un ottimo modo per imparare a inventare storie.
Grazie a questa sua passione e all’allenamento fatto per il suo giornale di spionaggio, da adulta, Marjorie Weinman Sharmat creerà il Grande Nate, una bellissima serie di racconti che vede protagonista un detective bambino che si lancia in investigazioni per risolvere i problemi di amici e vicini di casa.
Divertenti e avventurose, le indagini di Nate ci trasportano nei gialli degli anni Trenta con un linguaggio semplice e coinciso e con personaggi che sembrano usciti da vecchi film polizieschi; non a caso la critica letteraria dell’epoca paragonò il bambino detective protagonista de il Grande Nate a Same Spade, il detective dal comportamento distaccato e dall’occhio attento per i dettagli, protagonista di una serie di racconti polizieschi degli anni Trenta di Dashiell Hammet .


Nate è un bambino, ha un cane che si chiama Fango (che conosceremo nel secondo libro della serie) e una grande passione per i Pancake; è anche un abile detective e grazie al suo acume e alla sua capacità d’analisi risolve casi complicati e misteriosi. In giro per il suo quartiere in un raggio di pochi metri da casa, Nate, dopo aver lasciato un messaggio alla mamma affinché non si preoccupi e aver mangiato un paio di pancake (che non sono mai abbastanza!), cerca indizi usando la logica e l’osservazione.
Come in ogni serie che si rispetti, ne Il Grande Nate abbiamo dei personaggi che tornano in ogni “episodio” e altri di passaggio.
Ecco i coprotagonisti fissi.
- Anne, grande amica di Nate e proprietaria del terribile cane Zanna.
- Esmeralda amica e dispensatrice di saggi consigli
- Finley e Pip, terribili avversari che incontriamo ne Il grande Nate e la falsa pista
- Oliver
- Rosamond una bizzarra ragazzina dai capelli neri che vive con quattro gatti: Malocchiaccio, Malocchietto, Malocchione e Malocchioebasta. Nate la definisce strana.
Intorno alla figura di Rosamond negli anni sono nate varie controversie che si sono trascinate fino ai nostri giorni. Alcuni sostengono che sia il testo sia l’illustrazione abbiano ispirato la figura di Emily the Strange, personaggio creato da Rob Reger, che ritroviamo in alcun fumetti, in molta gadgettistica e in alcuni videogiochi; un vero e proprio personaggio di culto.
In realtà dopo varie controversie legali, il tribunale ha decretato che il personaggio di Rosamond e di Emily the Strange, rappresentano un “tipo” letterario che troviamo in tante altre occasioni (pensiamo a Morticia o a Mercoledì della Famiglia Adams).

Il Grande Nate è una divertente e avventurosa serie adatta a giovani lettori perché unisce l’avventura e il mistero a fatti chiaramente comici e ironici e per il linguaggio coinciso e chiaro, che seppur è voluto proprio in “ricordo” dei vecchi polizieschi, rende la serie adatta anche a lettori in erba che fanno ancora fanno fatica. È comunque validissima anche per lettori più esperti che così si approcciano a una tecnica narrativa. A me è piaciuta moltissimo e mi sono anche molto divertita a leggerla ad alta voce, fingendomi la voce fuori campo di qualche film con Humphrey Bogart.
Belle e particolarmente azzeccate (passatemi il termine!) le illustrazioni di Marc Simont. Narrative e ironiche supportano il giovane lettore e lo aiutano a entrare nell’atmosfera.
Il Grande Nate è tra i finalisti premio Orbill 2021 nella categoria Narrativa 6-10.
- Marjorie Weinman Sharmat Il Grande Nate, traduzione di Laura Bernaschi, Illustrazioni di Marc Simont, Barbagianni Editore, 2019
- Marjorie Weinman Sharmat, Il Grande Nate e la falsa pista, traduzione di Laura Bernaschi, illustrazioni di Marc Simont, Barbagianni Editore, 2020
- Marjorie Weinman Sharmat, Il Grande Nate e la lista smarrita, traduzione di Laura Bernaschi, illustrazioni di Marc Simont, Barbagianni Editore, 2020