#spigolature

Tra le storie che più mi sono piaciute e che rientrano in una riflessione che sto facendo intorno alle narrazioni in cui la paura e la suspance narrano la vita, le relazioni e ci portano oltre il fatto horror in sé, c’è sicuramente Il libro dei morti di Annalisa Strada (Pelledoca, 2021).

Un “giallo” assolutamente ben congeniato che ruota attorno a due appartamenti e un parco, quasi claustrofobico.

Letizia è  una ragazzina che sta trascorrendo l’estate da sola (la madre lavora e il padre è morto durante una rapina) ed è intenzionata a non farsi prendere dalla solitudine e dalla pigrizia, così ha organizzato la sua giornata in maniera millimetrica e maniacale; pasti, attività fisica telefonate della madre e uscite. Non ha fatto i conti con l’inquilina del piano di sopra. Una strana (amabile?) vecchietta in sedia a rotelle che la chiama battendo sul pavimento.

Un libro, pieno di ritagli di giornali e nomi, gelosamente conservato, il parco vicino casa che rivela inquietanti storie del passato, cadaveri, morti sospette e un ragazzo di nome Marcello con il quale condividere difficili misteri. Molta vita, speranze, invidie, errori e amori, in questo giallo estivo. Una storia che racconta la vita, tenendo incollato il lettore attraverso il mistero. A me è piaciuto tanto!

Annalisa Strada, Il libro dei Morti, Pelledoca Editore, 2021

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