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A volte dimentichiamo le cose semplici come la felicità.

Circa quindici mesi fa l’Italia e il mondo intero chiudevano. Vietato uscire se non per necessità. Chi usciva doveva indossare la mascherina. Mascherina che avremmo indossato per mesi e mesi. Niente più cinema, teatri, niente più competizioni sportive, niente concerti, niente feste di compleanno, convegni, chiacchierate. Gli Umani erano stati messi in ginocchio da un cosino piccolo quanto (a volte) letale.  Ci riscopriamo fragili e mortali; il “cosino” va a toccare il nostro specifico: l’essere un animale sociale. I primi mesi sono stati difficilissimi. Molti hanno perso persone care. Le reazioni sono state tante e diverse. Alcuni sgomenti e spaventati hanno minimizzato, altri negato; alcuni hanno atteso che finisse, fiduciosi e stanchi. Tutti noi abbiamo vissuto e stiamo vivendo un evento di dimensioni epocali.  Siamo stanchi. Ci sembra che non torneremo più ad abbracciarci e a sorridere spensierati.

Credo che questa pandemia, che ha segnato fortemente l’inizio degli anni venti del Duemila, vada affrontata anche dal punto di vista dei nostri cuori. Non possiamo far finta di niente. Il cuore chiede il conto.

Arianna Papini, con Felicità è una parola semplice, di cui è autrice di parole e immagini, editato da Camelozampa,  ci regala una bellissima poesia da cui partire e ripartire e ci propone la strada della felicità. Non la “Felicità” quella che chissà dove sta o quella finta reclamizzata dal consumismo. La felicità di Arianna Papini sta nelle relazioni. Tra noi, con gli altri animali, con la terra e la Terra. Semplice.

Papini scrive con parola poetica e accompagna con splendide e poetiche illustrazioni che sono una carezza per le nostre menti stanche e i nostri cuori infragiliti. Siamo noi quelli che cercano di indovinare i sorrisi dietro le mascherine e sempre noi quelli che ci affacciavamo sgomenti sulle città vuote; e, a volte, potevamo ammirare gli animali che vivono al limite dell’abitato, che incuriositi dal silenzio, si sono spinti là dove mai avrebbero osato.

Arianna Papini, poetessa, illustratrice e arteterapeuta, con questo bellissimo e necessario albo, ci dice una cosa incredibilmente controcorrente. Ci sussurra che la felicità è fatta di piccole cose. Alle grida dei disfattisti e degli odiatori risponde con la dolcezza della parola piena che crea ponti, legami e scioglie i nodi della paura, dello sgomento, della solitudine e della tristezza. Alle luci reboanti dell’efficientismo oppone la bellezza semplice delle immagini che narrano la nostra storia. Fatta di attese, silenzi e sguardi.

Un picturebook da regalarsi e da regalare ai nostri figli, che abbiano quattro anni, dodici o venti e anche ai nostri vecchi genitori.  Perché abbiamo bisogno di parole piene, di credere nella felicità e di (ri)costruire ponti. E forse anche di piangere un poco, per cominciare a guarire.

Arianna Papini, Felicità è una parola semplice, Camelozampa, 2021

Felicità è una parola semplice è stampato in Italia su carta ecologica certificata FSC.

Camelozampa è vincitrice del BOP 2020 Bologna Prize for the Best Children’s Publishers of the Year per l’Europa.

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