Figgins che costruisce ponti

E’ di nuovo in libreria dal 5 novembre scorso Golfo di Robert Westall nella nuova e integrale traduzione di Sara Saorin. Dobbiamo ancora una volta ringraziare la lungimiranza di Camelozampa Editore, che nel 2020 ha vinto il BOP 2020 Bologna Prize for the Best Children’s Publishers of the Year per l’Europa e che sta portando in Italia molte belle chicchine (tra cui la serie di Harold di Crockett Johnson) che ha rieditato questo necessario romanzo.

Golfo è un romanzo scomodo, inquietante, sporco e per niente politicamente corretto. Un pugno allo stomaco.

La storia ce la racconta Tom, un ragazzino inglese di circa dodici anni. Tom ha una famiglia serena; un padre grande e grosso, con cui, da piccolo, giocava a “vola, vola” e una madre tenera ma granitica quando serve. Tom è sereno e quando, a tre anni, gli nasce il fratello Andy, lui lo chiama Figgis, come l’amico immaginario che lo aveva accompagnato fino ad allora e che con la nascita di Andy scompare. Tom è felicissimo e ama questo suo fratello da subito.

<<…quando arrivò mio fratello mi fu naturale volergli bene. Fin da subito.>>

Tom ha nei confronti del fratello un amore viscerale! Lo protegge, è felice quando lo vede sorridere e non sopporta di sentirlo piangere.

 Andy-Figgins però è un bambino strano. Fin dalla primissima infanzia, ci racconta Tom, Andy ha delle fisse. La mamma pensa che siano normali curiosità di bambino, ma Tom non è convinto.

<<All’inizio capitavano solo con qualche oggetto che trovava. Lo stecchino di un ghiacciolo, o un sasso con delle venature particolari…Chi, domandava, aveva mangiato il ghiacciolo e buttato per terra lo stecchino? Era un bambino o una bambina? Quanti anni aveva? A che gusto era il ghiacciolo?…>>

Andy sembra essere attratto da alcune persone, alle quali va incontro e che abbraccia salutando, ma non sa spiegare il perché. Con il passare degli anni i fatti strani e le fisse del bambino diventano sempre più importanti e invasive per lui. Tom lo ascolta raccontare sogni interminabili e lunghissimi. I genitori pensano che sia un bambino molto fantasioso e sensibile. Tom è convinto che ci sia altro. Andy sembra percepire il dolore degli altri esseri viventi. Che siano piccoli animali o individui che vivono a migliaia di chilometri di distanza, per Andy è la stessa cosa. Il suo dolore è profondo e sconvolgente, lo immobilizza e lo trasporta in un altro luogo. Andy diventa la persona che sta soffrendo, non mangia per giorni, non parla e fissa il vuoto.

Quando scoppia la Guerra del Golfo (il romanzo è ambientato negli anni Novanta), Andy comincia a fare strani sogni e a parlare una lingua sconosciuta, dice di chiamarsi Latif e di vivere in Iraq. Tom, che dorme nella stanza con lui, inizialmente non dice nulla ai suoi genitori. Con il passare del tempo il ragazzo sprofonda sempre più in quella che sembra un’ossessione. La Guerra del Golfo continua e in occidente arrivano notizie aggiustate dalla propaganda. I morti tra i civili non saranno mai contati e Andy vive tutto l’orrore di quella guerra, ne riporta i lati oscuri e sporchi. Lui è lì, con un fucile in mano e il terrore di essere ammazzato da qualche americano nascosto nel buio. Latif, nel corpo di Andy, racconta la Guerra del Golfo dal punto di vista di chi per noi è il cattivo. Racconta una guerra sporca (a messo che esistano guerre pulite e giuste!) fatta passare per “Missione di pace” da <<…gli americani (che) vogliono divorarsi tutto il mondo. Tutto il petrolio, tutta la gomma, tutto lo stagno. Così possono avere quattro macchine in garage.>>

Un romanzo bellissimo e aspro. Una denuncia durissima della demagogia occidentale e di tutte le guerre, che non sono mai fatte per portare pace! 

Ma Golfo è anche un romanzo pieno di speranza e tramite il quale, Westall consegna alle nuove generazioni una profonda riflessione sulla guerra e su i suoi protagonisti. Una storia che denuncia tutte le guerre e un appello a non dimenticare.

Andy-Figgins è la nostra coscienza, dice Tom: <<… tutto intorno a noi ci sono dei golfi che separano le persone su sponde opposte , Figgins era l’unico ad aver provato a costruirci dei ponti>>. Golfo, dopo anni di assenza dagli scaffali delle librerie, è oggi ripubblicato da Camelozampa in edizione integrale, senza tagli per accorciare o semplificare e senza censure. Duro e disturbate come lo ha scritto l’autore. Grazie.

Robert Westall, Golfo, traduzione di Sara Saorin, copertina di Elisa Macellari, Camelozampa, 2020

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