Ci sono libri che appena li vedi, sai che ti stanno parlando. Sembra che siano nati per te! Cento semi che presero il volo di Isabel Minhós Martins, illustrato da Yara Kono, tradotto da Serena Magi, editato da Hopi Edizioni, mi ha fatto quest’effetto.
Una storia tenera, poetica e profonda Cento semi che presero il volo racconta di un albero e dei suoi semi che quando arriva il momento sono portati via dal vento. Piccole storie di semi sparsi che, ahimè, non finiscono tutti nella terra per crescere e diventare alberi. Ma sarà proprio così? E mentre noi leggendo la storia, ci rattristiamo un poco, perché avremmo voluto vedere tutti i semi subito alberi, l’albero aspetta perché sa. Sa che ci vuole tempo. Sa che i semi a volte fanno strani giri prima di germogliare. Sa che la Natura è sapiente ma vuole tempo.
Un picturebook bellissimo e importante, per il suo valore poetico e per quello scientifico.
Perché in Cento semi che presero il volo la parola poetica, piena , lenta e , a tratti, ironica giocando con un’illustrazione descrittiva e suggestiva, ci insegna e ci ricorda come funziona la natura. E lo fa nutrendoci l’anima.
Sono sempre più convinta che una conoscenza disgiunta dall’affettività, porti a usare la Terra. Se non sai che gli alberi comunicano e hanno una loro “sensibilità” (non abbiano neanche un termine appropriato!) e li consideri solo come datori di frutti o legno, ti sembrerà normale sfruttarli; al limite ti farai convincere a ripiantarne qualcuno per evitare disastri idrogeologici che ti possano danneggiare. Non li consideri una vita. Non pensi che siano importanti come chiunque di noi. Mi piacerebbe che la divulgazione fosse fatta attraverso guide poetiche e manuali emotivo-divulgativi. Perché credo che le emozioni non siano un “fatto di pancia”, ma di cuore-cervello.
Dobbiamo ringraziare Hopi edizioni per aver portato in Italia quest’albo uscito in patria nel 2017. Isabel Minhós Martins, autrice delle parole è pluritradotta anche in Italia, ha vinto numerosi premi ed è tra le fondatrici della casa editrice portoghese Planeta Tangerina; Yara Kono autrice delle immagini, di origini giapponesi è nata in Brasile. Dopo studi scientifici, ha iniziato a lavorare come grafica. Due elementi della sua formazione che ritroviamo nelle sue illustrazioni in cui prevalgono forme geometriche, linee dinamiche e uno sguardo creativo ma anche scientifico a ciò che ci circonda.
Hopi Edizioni (https://www.hopiedizioni.it/) è una giovane casa editrice romana, indipendente e per bambini; prende il suo nome da una popolazione di Nativi Americani, perché più di altri questi popoli hanno avuto un enorme rispetto per la natura di cui sapevano di essere parte. Hopi Edizioni, nella convinzione che <<…spetta all’ecologia reinventare nuove maniere di stare nel mondo e nuove forme di socialità… un’ecologia che sia mentale, sociale e ambientale>>, vuole <<… sensibilizzare le nuove generazioni all’impatto ambientale che la specie umana provoca sul pianeta attraverso lo stimolo all’osservazione e alla meraviglia per il mondo che ci circonda>>. Poiché mi trova assolutamente d’accordo, sentirete ancora parlare di loro su Storie Girandole, anche perché nel periodo natalizio è uscito AnimaLmigrante (testi di Antonio Sagna, illustrazioni di Lisa Poltronieri), un libro interessante che quando ero libraia d’appoggio a Il Giardino Incartato non ho potuto gustare dato il periodo concitato, e poi me lo sono dimenticata. Ora recupererò!
Isabel Minhós Martins, Cento semi che presero il volo, illustrazioni di Yara Kono, traduzione di Serena Magi, Hopi Edizioni, 2021.
Cento semi che presero il volo avrà un posto d’onore nella mia bibliografia per l’Agenda 2030
Potete trovare questo libro (e tanti altri) al Giardino Incartato di Roma (Via del Pigneto, 303c.Tel:+390696045437).Lo troverete anche sul sito. Sfogliate il catalogo online: http:// https://www.ilgiardinoincartato.com/