Torna a parlarci e a raccontarci, Sasha, il protagonista di Una piccola cosa senza importanza, di Catherine Fradier; qui la mia recensione: https://storiegirandole.it/lo-sguardo-di-sacha/.
Sasha è un ragazzino neurodivergente che la madre, la dott.ssa Sourieau, ha ritirato da scuola dopo un grave episodio di bullismo; il ragazzo la segue nelle sue missioni. Infatti la donna non è <<un medico comune, che visita con lo stetoscopio e fornisce ricette…la dott.ssa Sourieau è un medio speciale. È un medico umanitario in un’organizzazione non governativa che permette ai bambini di recuperare una vita normale…>> (da Una piccola cosa senza importanza, op cit). Così ci racconta Sacha.
Il suo sguardo di-verso serve all’autrice per raccontare gli orrori del mondo; se nel primo romanzo lo sguardo di Sasha si era posato sui bambini soldato e gli stupri di guerra, in Dacca Toxic, tradotto da
Ilaria Piperno e Sante Bandirali e pubblicato da Uovonero, lo scenario è quello delle condizioni di lavoro degli operai tessili nelle concerie a Dacca, capitale del Bangladesh.

Fradier scrive un romanzo di denuncia spietato, narrato dallo sguardo atterrito e sgomento eppure straniante – perché “non empatico” – di Sasha; un romanzo-pugno nello stomaco che descrive un Paese schiacciato dalla povertà, dalla corruzione e dalla sistematica violazione dei diritti umani in cui l’individuo non ha alcun valore. Eppure lo sguardo di Sasha, che registra impietoso tutto e racconta l’orrore, è uno sguardo capace di vedere anche la bellezza e crea un ponte verso la speranza. Speranza rappresentata dall’amicizia con Sultana, una ragazzina orfana, sfigurata dall’acido delle concerie nelle quali lavora e con la quale Sasha instaura un rapporto, non immediatamente facile, ma sincero e puro. Anche con Dili, il fratello di Sultana, Sasha instaura un’amicizia ma non immediatamente. Dili è aggressivo perché arrabbiato e protettivo con la sorella; Sasha non riesce a entrarci in relazione. Ma come in Una piccola cosa senza importanza, anche qui sarà la necessità di risolvere una questione a far legare i due e trascinerà il nostro “ragazzo bizzarro” in una convulsa e caotica avventura che lo metterà, insieme al lettore, di fronte agli orrori dei macelli e delle fabbriche in cui bambini vengono sfruttati.
Il terzo e ultimo volume delle Cronache lunari uscirà entro il 2023.
Catherine Fradier, Dacca Toxic. Cronache lunari di un ragazzo bizzarro, traduzione di Ilaria Piperno e Sante Bandirali, Uovonero 2023
In libreria dal 3 marzo