Storie da brrrrrrivido.

Sono molti anni che giro le scuole, le biblioteche le piazze e i teatri raccontando storie (da qui il mio nome de plume, Girandola).

Ho incontrato molte resistenze negli adulti. Niente storie con: compleanni, morte, funzioni corporali e ovviamente paura.

Oggi alcune case editrici stanno cominciando a proporre storie che affrontano la paura anche per bambini sotto i 12 anni; sopra quest’età c’è dell’ottima produzione.

Che paura anche se… scritto da un folto gruppo di autori, illustrato da Silvia Baroncelli e pubblicato da Storybox Creativalab, raccoglie 31 storie di paura da leggere, se volete, una al giorno per arrivare a Halloween, ma in realtà tutto l’anno. Interessante e piena di spunti è l’introduzione, rivolta agli adulti, di Claudia Souza, psicologa dello Sviluppo e dell’Educazione, esperta in Psicologia Perinatale e Disturbi del Neurosviluppo e scrittrice.

Halloween è una scusa, un espediente, per ricordarci che c’è la paura e che può essere anche giocata, ma che quest’emozione è una giocatrice scaltra e abile; ti attrae, ti seduce e ti spaventa. Stare al gioco fa parte del divertimento.

Giocare con i mostri ha radici in tutte le culture del mondo. Le divinità sono anche mostruose.

Che paura anche se… appunto, gioca con la paura. Protagonisti sono bambini, ma anche zombi e mummie, strane vecchiette, suoni misteriosi, fantasmi e scheletri.

Caratteristica che accomuna le storie è che i bambini protagonisti, nonostante la paura affrontano le situazioni, non tutte così semplici.

Ci vuole coraggio ad aprire un armadio da cui provengono strani lamenti o a percorrere un corridoio buio facendosi guidare da un sospettoso borbottio. Così le storie spingono i bambini a confrontarsi con ciò che fa loro paura e si sentono più liberi di esprimere questo sentimento di cui ci si vergogna (quante volte abbiamo sentito dire o abbiamo detto: non c’è niente da avere paura! Dai, ormai sei grande.).

L’umorismo e il gioco che accompagna alcune delle storie, facilità l’identificazione. Il mistero e l’avventura che pervade alcuni racconti spinge a superare i propri limiti.

Divertenti fresche e non troppo lunghe sono un’ottima lettura per giovani lettori dai 7 anni, oppure da leggere ai più piccoli. Bellissime anche da leggere a scuola, con l’insegnante che legge ad alta voce; poi fare un “sondaggio” su qual è la storia che fa più paura.

Garbate e narranti le illustrazioni di Silvia Baroncelli. Baroncelli ha illustrato oltre alla copertina, che rimanda all’illustrazione di frontespizio di ogni storia, anche molti dei racconti con le sue incursioni tra le righe e negli angoli.

Storybox Creative lab  nasce come digitale nel 2018, dopo essere stata attiva dal 2016 come officina creativa e “confezionatrice di contenuti editoriali” (lo so si dice packager editoriale, ma come ho già detto, adoro il termine italiano che dà l’idea di chi confeziona, come si fa con un abito, un contenuto editoriale, cucendo e ricamando) e dal novembre 2021 è  approdata nelle librerie tradizionali (qui, l’altro libro di Storybox Creative lab  recensito su Storiegirandole: https://storiegirandole.it/quel-molle-di-budino-o-forse-no/).

Che paura anche se… è nato con la collaborazione di ICWA (Italian Children’s Writers Association) che è l’associazione italiana che dal 2012 riunisce scrittori italiani per ragazzi professionisti e soci sostenitori composti da aspiranti scrittori, autori esordienti, e persone che semplicemente amano e vogliono sostenere la letteratura per l’infanzia.

AA. VV. Che paura anche se… illustrazioni di Silvia Baroncelli, Storybox Creativalab 2022

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